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La Teoria del Lampione – I percorsi dello spirito

Noi  siamo individui che hanno un compito prestabilito dal codice dentro di noi, tramandato da spirito a materia, abbiamo uno scopo più avanzato di quanto possiamo immaginare, non riusciamo ad ammirare oltre i nostri occhi fisici, non sappiamo come espandere e aprire le palpebre astrali;

 

Le manifestazioni extrasensoriali, la pratica meditativa, l’unica metodologia per sintonizzarci, capire e lavorare con le nostra abilità interiori per mezzo della mente, c’è una parte del nostro cervello che non è del tutto attiva poiché essa è dormiente, quale possa essere il reale utilizzo, funzione e come collabora con le altre parti cerebrali (i poteri della mente.)

 

Il cervello umano medio pesa circa tre chili e include il cervello pesante, che è la parte più grande e svolge tutte le funzioni cognitive superiori; il cervelletto, responsabile delle funzioni motorie, come la coordinazione del movimento e l'equilibrio; e il tronco encefalico, dedicato a funzioni involontarie come la respirazione. La maggior parte dell'energia consumata dal cervello alimenta la rapida attivazione di milioni di neuroni che comunicano tra loro. Gli scienziati pensano che sia l'attivazione e la connessione neuronale che dà origine a tutte le funzioni superiori del cervello. Il resto della sua energia viene utilizzato per controllare altre attività, sia quelle inconsce, come la frequenza cardiaca, sia quelle consce, come guidare un'auto.


Essere in grado di mappare le varie regioni e funzioni del cervello è fondamentale per comprendere i possibili effetti collaterali se una determinata regione inizia a fallire. Gli esperti sanno che i neuroni che svolgono funzioni simili tendono a raggrupparsi. Ad esempio, i neuroni che controllano il movimento del pollice sono disposti accanto a quelli che controllano l'indice. Pertanto, quando intraprendono un intervento chirurgico al cervello, i neurochirurghi evitano accuratamente i cluster neurali legati alla vista, all'udito e al movimento, consentendo al cervello di mantenere il maggior numero possibile delle sue funzioni. Ciò che non si capisce è come gruppi di neuroni provenienti da diverse regioni del cervello lavorino insieme per formare la coscienza. Finora, non ci sono prove che esista un sito per la coscienza, portando gli esperti a credere che si tratti davvero di uno sforzo neurale collettivo. Un altro mistero nascosto all'interno delle nostre cortecce increspate è che di tutte le cellule del cervello, solo il 10% sono neuroni; L'altro 90% sono cellule gliali, che incapsulano e supportano i neuroni, ma la cui funzione rimane in gran parte sconosciuta. In definitiva, non è che usiamo il 10 per cento del nostro cervello, ma piuttosto che capiamo solo il 10 per cento di come funziona.


La frequenza dell'energia e la vibrazione spirituale sono aspetti interconnessi dell'esperienza umana che influenzano il nostro benessere generale. Comprendendo le frequenze energetiche e le vibrazioni spirituali, puoi elevare la tua coscienza, promuovere la guarigione e migliorare la crescita personale.


La Frequenza dell'energia si riferisce alla velocità con cui l'energia vibra. Si misura in Hertz (Hz) e può essere inteso come il numero di cicli al secondo. Tutto nell'universo, compresi i nostri pensieri, le emozioni e i corpi fisici, è costituito da energia che vibra a frequenze diverse. La gamma di frequenze delle energie che la scienza può misurare è molto ristretta rispetto alle energie dell'universo che ci circonda.  La nostra stessa Anima è una vibrazione, l’energia stessa è un Emanazione dei toni, e frequenze che ci connette all’Universo come principale fonte principale, d'altra parte, si riferisce alla qualità e al livello di risonanza del campo energetico di un individuo e si userebbe il scala dei chakra per misurarlo. È influenzato dai pensieri, dalle emozioni e dalle pratiche spirituali di una persona. Le vibrazioni spirituali più elevate sono associate alle emozioni positive, all'amore e all'illuminazione, mentre le vibrazioni più basse sono correlate alle emozioni negative, alla paura e alla coscienza limitata. L’anima non ti pervade, ci ricopre dall’interno del nostro corpo organico.

 

Se andiamo a scomporre a livello biologico,  c’è una sede che è interconnessa ai percorsi dello spirito, come qualsiasi cosa immateriale composta da emanazione bioenergetica naturale,  eterico. Noi percepiamo questa influenza perché lavoriamo con l’intero sistema cosmico spirituale, dal momento che si smette di esistere, la vibrazione viene rilasciata e immessa nel sistema universale. Ciò ci conduce al ragionamento sul dilemma dell’Al di là, paradiso e inferno, o meglio, della totale inesistenza di un contrapposto ad ambedue dimensioni religiose: esistono forme e dimensioni parallele, la teoria della reincarnazione, possiamo riassumere tutto in questo semplice modo:


La fine di un respiro è l’inizio di un vagito. In millisecondi si viene catapultati in un altro mondo, una dimensione parallela, differente da questa, magari con una storia evolutiva ben differente e con sistemi di crescita e scoperte storiche uguali o simili oppure no; ciò non ci è dato saperlo. Il nostro cervello rielabora la realtà e le informazioni da quello che ha appreso attorno a sé lungo il percorso di sviluppo psicomotorio. Alcune nozioni sono preinstallate nel gene, nel nostro DNA attraverso un certo quid, che ci corrisponde ed espande le nostre emanazioni spirituali. Non esiste alcuna dimensione finale per ognuno di noi rassomigliante o identica, l’universo ha differenti tonalità bioenergetiche, come la luce riflette a “effetto ombra” su una superficie, noi ci troviamo in un infinito riflesso del nostro opposto, come il riflesso della luna sul mare.


Come fossimo giocatori generati in una partita, quando non ci si ricorda le esistenze passate, ciò potrebbe accadere perché quelle nostre stesse emanazioni sono rimaste nella precedente dimensione e in questa siamo del tutto nuovi, come se fossimo tutte anime giovani in questo mondo in cui soggiorniamo per breve periodo.


Se una dimensione smette di esistere ne susseguirebbe un’altra, come un continuo meccanismo quantico infinito di probabilità e con percentuali possibilità di diversità naturali parallele al nostro mondo sottile e materiale. Una luce di un lampione irradia ciò che gli è nelle sue immediate vicinanze , per tutti i tragitti, ci sono aree che si illuminano, in panorama di manifestazioni temporali. Negli occhi stessi, prima della reazione della morte, quella vibrazione che chiamiamo ‘Anima’ abbandona il corpo all’istante  prima ancora che arrivi il segnale al cervello. Le Vibrazioni dello spirito sono intelligenti e dotate di una memoria, ecco perché i livelli energetici che hanno un nucleo orgonico (bioenergetico) sono i centri della forza della Vibrazione dello spirito. Questo meccanismo  dello spirito oltrepassa maggiori dimensioni, un’anima si sposta su altri piani dimensionali e segmenti eterici dall’inizio al nuovo ‘Inizio alternativo’ cosicché si lascia trasportare su assi continue eterne. Non esiste alcun ordine o caos secondo il concetto di Luce come Emanazione della Vibrazione di un anima, abbiamo codici che mutano di volta in volta con delle percentuali di ritrovare lo stesso codice spirituale di un’esistenza precedente o qualcuno che contiene i nostri stessi codici dello spirito, quando si pensa all’anima gemella, essa non è altro che parte della nostra stessa Vibrazione che si è divisa durante i nostri continui viaggi dimensionali e temporali di una stessa dimensione alternativa.

 



Quando si pensa ad uno starseed (Seme stellare) ci si confonde con l’esistenza passata su dei pianeti di questo nostro spazio, il pianeta in cui hanno vissuto può essere o no il riflesso della terra o di un altro pianeta, se ci pensate per un istante, ciò significherebbe che siamo tutti alieni, orfani delle passate dimensioni e galassie alternative che hanno smesso di esistere o che resistono nelle linee parallele e siamo delle proiezioni che riflettono l’esistenza stessa, visitatori temporanei di questo mondo e dal momento che smettiamo di esserci finiamo in altri posti alternativi. In altri mondi simili a questa nostra terra ma il progresso partirebbe si e no in altri modi. 


Il Mondo in base alle nozioni apprese con le nostre fonti e conoscenze apprese. Il tempo è impercettibile. Attraverso le facoltà “magiche”, noi pratichiamo con l’energia e il segreto per imparare a saper utilizzare tale “facoltà” o “dono” è molto semplice: imparare a Sentire la nostra Vibrazione, Spirito, Ka e plasmare i nuclei che ci circondano nella materia e ambiente. Siamo noi esseri umani che ci siamo imposti un Principio di Caos e dell’Assoluta stasi.  Eppure nell’Universo non esistono limiti, il Tutto è governato da leggi naturali, come noi d’altronde perché siamo creatori di microcosmi che si riflettono nel Macrocosmo.

 

Per adeguarci ad una civiltà abbiamo creato leggi, da qui emergono le trasgressioni, eppure non abbiamo alcun reale bisogno di rimanere in gabbia, siamo custoditi in un corpo materiale saremo liberi quando ritorneremo alla fonte principale come semplice aerata vibrazione cosmica.

 



Sapere come programmare, plasmare l’energia in ciò che noi vogliamo trasportare nella realtà fisica è una delle qualità per chi apprende come ascoltare questa voce interiore, il mormorio nella testa e nelle parole pronunciate a voce flebile o con le labbra chiuse. Questa voce interna, parole che ascoltiamo e cambiano tonalità, come ci fosse un secondo ospite nella mente o di passaggio per mezzo di noi, differenti Vibrazioni astrali non più esistenti sul piano della realtà con un corpo.


Vogliamo delle figure di riferimento, ne siamo in continuazione alla caccia, come una vera necessità e tali figure in cui ci immedesimiamo sono per l’appunto divinità, entità, demoni, ecc. Rappresentano le nostre virtù e la personalità; spesso parti profonde che vengono negate, soppresse. La completa abnegazione di una figura ancestrale, perché possiamo plasmare la materia, abbiamo bisogno di imparare a lavorare con la Vibrazione cosicché si diventa Divinità.


L’essere umano è come un lampione; rigido, impassibile al cambiamento, alle intemperie dell’esistenza e fermi nel tempo mutevole ma senza alcuna coscienza al di fuori della massa (società.)  Facciamo luce soltanto su una direzione  e specifica area e ne oscuriamo l’altra senza capire la vera realtà e quei puntini lontani sono probabilità che nascono e ne annullano altre in eterna danza di luci. Una luce spenta ne accende altre mille e smettono in base alle direzioni che prendiamo tutti i giorni, le possibilità non sono infinite ma continue elaborazioni temporali emanate dalla Vibrazione, i percorsi dello spirito. Questa teoria cammina con la legge di Attrazione. Il Segreto è la Vibrazione.  Il senso della vita è accendere le stelle, direzioni, spegnerne altre per poi accendere nuove possibilità, probabilità interconnesse con lo spirito che va ad intrecciarsi ad altri simili e viceversa, non rimanere fermi, spostarci come puntini di luce nel macrocosmo, il senso è un viaggio infinito che ci conduce verso le mete, queste ci appartengono e tutte quelle solite limitazioni sono come dei recinti per intrappolare la Vibrazione che si adegua alla sua distruzione e al sabotaggio di eggregori che negano le abilità e le potenzialità dello spirito.

 

LA TEORIA DEL LAMPIONE

CONCETTO QUANTISTICO, RIASSUNTO:

 

Una direzione si illumina, quando raggiunta e ne oscura l’altra, emergono altre luci,

e nello stesso momento se ne spengono altre non potendo raggiungerle più,

non si può tornare indietro. Il lampione è come un essere umano fermo nel tempo,

l’unica cosa che può fare è andare avanti. E’ una vibrazione che irradia e riflette la dimensione in cui si trova e ne riflette ‘a ombra’ l’altra opposta ma ne annulla l’altra sfocando la sua visuale. Lavora in moto perpetuo per “riflettere” un contrapposto di probabilità per mezzo delle scelte che abbiamo deciso di fare.

 

𝐏𝐑𝐈𝐆𝐈𝐎𝐍𝐈𝐄𝐑𝐈 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐌𝐄𝐍𝐓𝐄


C'è un gruppo di prigionieri incatenati in una grotta, che sono prigionieri lì da quando sono nati. Sono incatenati in modo tale che davanti a loro possono vedere solo un basso muro di pietra e non hanno mai visto nient'altro in tutta la loro vita. C'è anche un camino costantemente acceso a breve distanza dietro di loro, che permette alle ombre delle persone esterne alla grotta, che vi passano accanto, di proiettarsi sul muretto davanti ai prigionieri. I prigionieri, che non hanno mai visto nient'altro nella vita se non se stessi e queste ombre, credono che queste ombre siano cose reali e che non ci sia niente di più nella vita dell'apparenza di queste ombre. Un giorno, però, uno dei prigionieri nella grotta si libera e fugge dalla grotta. Dopo aver visto per la prima volta il mondo fuori dalla grotta, si rende presto conto che la sua precedente percezione della vita era limitata e del tutto sbagliata. Ha visto la luce del sole e ora sa che le ombre nella grotta non erano quello che sembravano. Quindi ritorna alla grotta nel tentativo di illuminare i suoi ex compagni di prigione sulla vera natura delle ombre, ma loro non gli credono. Invece, minacciano di ucciderlo quando si offre di liberarli in modo che possano vedere da soli la verità.


I prigionieri nella caverna, come sottolinea vividamente Platone nella Repubblica , siamo noi , ovvero “tu” e “io”. Sono le personificazioni simboliche della nozione popolare ma errata secondo cui esiste davvero qualcosa come un “tu” e un “io” esistenti separatamente, poiché è il gioiello della corona della vera filosofia che in realtà esista un solo io o sé. che esiste, e che questo io autentico esiste eternamente come l'Universo infinito nella sua interezza. Secondo Platone, la tana sotterranea o prigione all'interno della grotta è simbolica del "mondo della vista", con cui intende il mondo oggettivo percepito da una mente non discriminante e irrazionale attraverso i cinque sensi della vista, del gusto focalizzati verso l'esterno. , tatto, suono e olfatto. Questa prigione è quindi un simbolo filosofico della mente stessa, il che ci fa sapere che la grotta, che contiene questa prigione e che, come la mente, è una dimora segreta, è un simbolo filosofico della mente, non c'è sostanzialmente alcuna differenza tra la caverna e la prigione descritta da Platone. Più precisamente, la grotta simboleggia la mente umana in generale, mentre la prigione all'interno della grotta simboleggia la mente umana o l'ego che è delirante e fuori contatto con la realtà.

Il fuoco e la luce che sono sia all'interno che all'esterno della grotta sono simbolici della “luce” e della vita sia della coscienza individualizzata che della coscienza cosmica o universale, che sono in definitiva interconnesse come 'Una Mente'. 


Platone lo afferma attraverso il carattere simbolico del suo saggio maestro, Socrate (il cui nome significa maestro della vita ), facendo spiegare a Socrate al fratello di Platone, Glaucone (il cui nome significa dagli occhi di gufo ), che “ la luce del fuoco (in questa allegoria) è il Sole, che, se visto, si deduce come l'autore universale di tutte le cose belle e giuste. È il genitore della luce e il signore della luce in questo mondo visibile, e la fonte immediata della ragione e della verità nel mondo intellettuale. È il potere su cui deve tenere lo sguardo chi vuole agire razionalmente nella vita pubblica o privata. Ora, chiediti, sembra che queste presunte parole dell’illuminato Socrate si riferiscano al Sole in senso letterale, o al Sole come antico simbolo della “luce” e della vita della coscienza? Non è forse vero che puoi chiudere gli occhi e continuare a vedere le cose attraverso la “luce” della tua mente, anche mentre sei seduto o sdraiato da solo al buio?



E le ombre nella grotta? E che dire del muro della grotta che funge da schermo su cui si vedono queste ombre? Questo muro e le ombre proiettate su di esso sono simbolici dei vari oggetti, o persone, luoghi e cose, che la mente individuale percepisce come il mondo oggettivo, o il mondo "al di fuori" e "separato da" del proprio parente. sé o personalità dell'ego. Come le ombre, questi oggetti o forme che collettivamente costituiscono il piano oggettivo della vita sono semplicemente i riflessi fugaci di qualcosa che si può dire reale. Non sono altro che effetti transitori causati dall'ostruzione e dalla limitazione della luce o illuminazione della coscienza. Queste ombre filosofiche sono ciò che Platone chiamerebbe “forme” relative e sostanzialmente illusorie o irreali, mentre gli oggetti metafisici di cui non sono che riflessi e rivelazioni imperfette sono ciò che chiamerebbe le “idee” assolute, eterne e perfette dietro queste fantomatiche forme simili. Per quanto riguarda le catene che tengono i prigionieri rinchiusi e privati ​​della libertà mentale e spirituale nella caverna della loro oscura coscienza, sono un potente simbolo dei nostri concetti chiusi e dei nostri modi di pensare egoistici, poiché questi costrutti mentali controproducenti ci tengono mentalmente vincolati, accecati e incapaci di vedere la luce dell'illuminazione metafisica e filosofica. Quando riusciamo a spezzare queste catene liberando la nostra mente attraverso la vera educazione, che coinvolge la filosofia e la meditazione, scopriamo il più grande segreto della vita e dell'esistenza, che a sua volta ci fa comprendere il vero significato della giustizia, il tema principale della Repubblica di Platone. . Ill segreto più prezioso di tutti i segreti è che tutta la vita è Una Vita , tutte le menti sono Una Mente e tutte le cose sono Una Cosa . L'universo. Non solo la Repubblica di Platone ci insegna che la mente può essere, e che troppo spesso lo è, il peggior tipo di prigione in cui possiamo mai trovarci rinchiusi, questo dialogo aureo ci insegna anche, forse paradossalmente, che la mente è anche la chiave che dobbiamo usare per liberarci da quella prigione.  


 A cura di: 𝕬𝖓𝖓𝖆𝖇𝖊𝖑 𝕳𝖊𝖎𝖒𝖑𝖎𝖈𝖍

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